DCA breve panoramica al maschile
Negli ultimi quindici anni si è rilevato un aumento dei DCA maschili. Nell’universo maschile si evidenzia una diversa modalità dell’espressione dei conflitti riguardanti la struttura corporea e il peso. Gli uomini raramente rispetto alle donne lamentano la preoccupazione per una forma longilinea anzi, esattamente all’opposto, si impegnano per aumentare la massa muscolare e per definire i muscoli, cercando di raggiungere un aspetto più imponente ed aggressivo come per imporre con il fisico e la forza il proprio volere. I media e la società favoriscono la visione di un uomo che è un guerriero, un lottatore, un essere che raggiunge i proprio obbiettivi con la violenza e i super poteri, e che in ogni caso impone la sua visione senza scendere a compromessi. Mentre prima i giochi che rappresentavano figure maschili erano longilinei ora hanno i muscoli scolpiti e la struttura a V costituita da spalle molto robuste e vita stretta. (Gualtieri et al., 2005)
E’ come se, i maschi sentissero il bisogno di marcare in modo inequivocabile i generi sessuali. Anche il questo caso, come in quello femminile, il ragazzo viene giudicato per la sua forma fisica. Il messaggio è: “…sei valido ed efficace se la tua struttura corporea è in grado di imporre con la forza la tua visione del mondo…”
Silverman richiama l’attenzione sui cambiamenti avvenuti negli ultimi decenni riguardo ai ruoli sessuali e sostiene che si e passati da un modello di cultura patriarcale a uno, quello odierno, egualitario. Ma una situazione di parità, compromessi e cooperazione potrebbe portare il maschio di oggi a farsi delle domande sulla sua mascolinità, non che sulla sua virilità (Silverman et al., 2004).
D’altro canto una diminuita presenza genitoriale, nella società attuale, denuncia la carenza di risposte ai bisogni emotivi e la diminuita intimità presente nei rapporti genitori figli; i genitori passano sempre meno tempo con i figli e delegano altre agenzie educative a questo ruolo (scuola, televisione, società sportive). Il ragazzo percepisce solitudine e una mancanza di amabilità si sente inadeguato ha bisogno di conferme e di approvazione perciò aderisce allo stereotipo maschile attivando un meccanismo di compensazione nell’aspetto fisico. “Mi sento piccolo e fragile” perciò punto tutto sul ingrandire il mio fisico (Munno et al., 2005).
Negli ultimi quindici anni si è rilevato un aumento dei DCA maschili. Nell’universo maschile si evidenzia una diversa modalità dell’espressione dei conflitti riguardanti la struttura corporea e il peso. Gli uomini raramente rispetto alle donne lamentano la preoccupazione per una forma longilinea anzi, esattamente all’opposto, si impegnano per aumentare la massa muscolare e per definire i muscoli, cercando di raggiungere un aspetto più imponente ed aggressivo come per imporre con il fisico e la forza il proprio volere. I media e la società favoriscono la visione di un uomo che è un guerriero, un lottatore, un essere che raggiunge i proprio obbiettivi con la violenza e i super poteri, e che in ogni caso impone la sua visione senza scendere a compromessi. Mentre prima i giochi che rappresentavano figure maschili erano longilinei ora hanno i muscoli scolpiti e la struttura a V costituita da spalle molto robuste e vita stretta. (Gualtieri et al., 2005)
E’ come se, i maschi sentissero il bisogno di marcare in modo inequivocabile i generi sessuali. Anche il questo caso, come in quello femminile, il ragazzo viene giudicato per la sua forma fisica. Il messaggio è: “…sei valido ed efficace se la tua struttura corporea è in grado di imporre con la forza la tua visione del mondo…”
Silverman richiama l’attenzione sui cambiamenti avvenuti negli ultimi decenni riguardo ai ruoli sessuali e sostiene che si e passati da un modello di cultura patriarcale a uno, quello odierno, egualitario. Ma una situazione di parità, compromessi e cooperazione potrebbe portare il maschio di oggi a farsi delle domande sulla sua mascolinità, non che sulla sua virilità (Silverman et al., 2004).
D’altro canto una diminuita presenza genitoriale, nella società attuale, denuncia la carenza di risposte ai bisogni emotivi e la diminuita intimità presente nei rapporti genitori figli; i genitori passano sempre meno tempo con i figli e delegano altre agenzie educative a questo ruolo (scuola, televisione, società sportive). Il ragazzo percepisce solitudine e una mancanza di amabilità si sente inadeguato ha bisogno di conferme e di approvazione perciò aderisce allo stereotipo maschile attivando un meccanismo di compensazione nell’aspetto fisico. “Mi sento piccolo e fragile” perciò punto tutto sul ingrandire il mio fisico (Munno et al., 2005).